Omaggio alla Catalogna di George Orwell Edizione Mondadori Scritto nel 1938, racconta in versione autobiografica l’esperienza personale di Orwell nella guerra civile spagnola, come combattente repubblicano nella milizia del Poum ( partito operaio di unificazione marxista) contro i nazionalisti fascisti di Franco. In quel periodo molti intellettuali e combattenti di sinistra di tutta Europa, intervennero in Spagna per combattere in diverse brigate politiche legate però ad un governo repubblicano socialista. L’autore racconta nei minimi dettagli l’arruolamento a Barcellona presso la caserma Lenin, le giornate oziose al fronte aspettando il nemico invisibile, le successive battaglie tra cui la più significativa quella di Huesca, il ferimento alla gola e i giorni di riflessione in convalescenza in ospedale. Omaggio alla Catalogna non è solo un romanzo storico, Orwell essendo anche un giornalista promettente, scrive quest’opera come fosse un reportage, lo scrittore diventa un cronista di guerra. Si può anche soprattutto definire un saggio politico. Infatti lo scrittore in questa esperienza di combattente, seguendo i suoi ideali, raggiunge la propria maturità politica, addossando le responsabilità dello stalinismo sulle debacle repubblicane spagnole, scoprendo le prime epurazioni e “purghe” staliniste all’interno delle formazioni comuniste ed anarchiche europee. Questa sua avventura di guerrigliero rivoluzionario lo avvicinerà al trotskismo, porterà Orwell a progettare e a scrivere due capolavori e capisaldi della letteratura, i due grandi romanzi distopici: La fattoria degli animali e 1984, entrambi una chiara ed evidente denuncia contro la politica totalitaristica di Stalin.