L’ opera consta di una scelta di rime (25 sonetti, 4 canzoni, una stanza e una ballata) collegate con brani di prosa che spiegano le “occasioni” o ‘ragioni per cui scrive le varie sezioni. L’opera fu dedicata a Guido Cavalcanti. Il titolo ‘Vita Nova’ significa che la vita giovanile cambiò nella sua qualità quando venne rinnovata dalla presenza dell’Amore e pertanto egli ebbe a differenza d’altri, la possibilità di vivere in un nuovo modo fino alla fine dei suoi giorni. Fu pubblicata nel 1576 a Firenze. Dante incontra una prima volta Beatrice all’età di 9 anni e ha il presentimento che quell’incontro rappresenterà per lui qualcosa di importante!!! La incontra nuovamente 9 anni dopo e il saluto che ne riceve gli dà una “gioia beatifica”. Nella notte ha una visione di Beatrice fra le braccia d’Amore che egli narra in un sonetto ed invia a tutti i fedeli d’Amore. Dante finge di innamorarsi di un’altra per non esporre “Madonna” Beatrice ai commenti. Quando Beatrice si sposa, il poeta cade in una cupa disperazione di non poter più sperare nel di lei saluto. Il poeta si concentra sulla ‘beatitudine’ nel dire le lodi della sua donna. Quando Beatrice, poco dopo muore, Dante cade ammalato e nel delirio, vede salire al cielo l’anima di Beatrice in forma di “nebuletta bianchissima”. L’opera si chiude con una ‘Mirabile’ visione nella quale Dante afferma di aver visto “cose” che gli fecero proporre di non “dire” più di Beatrice fin che si potesse degnamente trattare di lei. Ciò sarà pienamente realizzato creando la Divina Commedia ma in forma di “nuova poesia” in cui possono convivere tutte le manifestazioni dell’animo del poeta secondo l’influenza stilnovistica. Il sentimento di Dante è voce di pura poesia, ancora più matura e consapevole di tanta affettuosa pietà umana. È una piacevolissima lettura, anzi una vera riscoperta! Si è in grado di percepire la costante dolcezza posta dal poeta nell’esternare i suoi mutevoli sentimenti rivolti esclusivamente alla donna che amò per sempre e sarà celebrata per sempre nei secoli a venire. Che donna fortunata! Un mio piccolo omaggio al grande Dante nell’anniversario dei 700 anni dalla sua morte!

recensione di Maria Cisonna

 

Curatore: S. Carrai
Collana: Classici
Anno edizione: 2009
Formato: Tascabile
In commercio dal: 2 settembre 2009
Pagine: 193 p., Brossura
  • EAN: 9788817034418