Quando si dice acquistare un libro per la copertina, si, ho acquistato questo libro per il titolo e per la copertina e ho fatto male, molto male. Una serie di omicidi cruenti e talvolta inverosimili mettono il detective Carl edson sulle tracce di un serial killer, di parallelo una giornalista Alexandra Bengtsson scrive per un giornale di Stoccolma di questi omicidi con un po troppi particolari riservati alle indagini, si sospetta una fuga di notizie da un poliziotto corrotto. La storia continua con gli omicidi, la polizia, un medico legale donna affascinante, questa giornalista che prima di tutti pubblica particolari sulle vittime. Raramente ho letto qualcosa di più brutto, a metà libro si svela l’ assassino, una pietosa “voce” del serial killer con capitoli brevi ricordando la sua infanzia e il rapporto con la sorella, una trama senza capo né coda, noioso, contorto, con un finale ancora più pietoso, l’ ho finito con molta fatica, a meno di metà volevo abbandonarlo e ho fatto male a non farlo.
Micaela Ferrian