E’ uno di quei giorni estivi in cui l’afa e lo scirocco avvolgono la Sicilia, costringendo i suoi abitanti a boccheggiare alla ricerca di un po’ di sollievo. Rosa e Clara sono a Palermo per partecipare ad un matrimonio di amici e, durante la ricerca di un indirizzo dalle parti della Fiera, si ritrovano a percorrere uno stretto vicolo a doppio senso che non permette il passaggio di due auto contemporaneamente. Sono costrette, pertanto, a bloccarsi nel bel mezzo di Via Castellana Bandiera perchè si ritrovano di fronte la Punto della famiglia Calafiore. I Calafiore sono una famiglia numerosa e dedita a piccoli traffici; alla guida dell’auto c’è Samira, la suocera del capofamiglia Saro, di origine albanese che si impunta e si rifiuta di fare marcia indietro per lasciar passare le “milanesi”. A questo punto anche Rosa decide che di lì non la smuoverà nessuno. Trascorre tutto il giorno in questo pittoresco vicolo e poi anche la notte intera, ma le due donne rimangono ferme nelle loro posizioni, mentre attorno si dipanano scommesse e vicende familiari. Poi…il tragico epilogo. Ho trovato questo libro molto bello, nonostante la vicenda leggermente surreale. L’autrice riesce a trasmettere la sicilianità dei personaggi in modo perfetto.
recensione di Anto Spanò