“Ventuno verità sull’amore” già dal titolo sembra volersi affiancare alla lista dei romanzi rosa. Primo mito da sfatare, non si tratta di un romanzo, nel senso convenzionale del termine. Dan, protagonista e voce narrante della storia, è un libraio che ha lasciato il suo precedente lavoro di insegnante per inseguire la sua passione. È innamorato di Jill, donna che ha conosciuto grazie al precedente mestiere, durante le riunioni del corpo docenti. Jill era precedentemente sposata con Peter, prematuramente scomparso. Né Jill, né Dan riescono a lasciare andare il fantasma di Peter, che aleggia in tutto il racconto. La libreria di Dan naviga in cattive acque, il fallimento è alle porte, ma il nostro protagonista decide di omettere questo “dettaglio” alla moglie e inizia a ideare una sorta di piano B. Non ha un rapporto idilliaco con la madre e il fratello; assente il legame con il padre che lo ha abbandonato da piccolo, ma quest’ultimo tenta un ricongiungimento tramite lettere; conoscerà un uomo che si rivelerà un grande amico; ha un amore sconsiderato per le merendine. Questo e tanto altro è ciò che si evince dall’elenco stilato da Dan. Sì, esatto: elenco! In ogni pagina di questo libro, ogni avvenimento è dedotto da una lista stilata dal protagonista. In ordine cronologico, partendo da novembre, terremo compagnia a Dan fino a giugno: ogni giornata sarà scandita da una scaletta di considerazioni. Nelle ultime pagine scorgeremo le riflessioni che condurranno alle ventuno verità sull’amore, secondo il punto di vista di questo nostro nuovo amico. I primi capitoli non sono certo stimolanti, continui a domandarti quando arriverà le classica parte descrittiva. Una parte di noi stessi continuerà questa ricerca, inutilmente. Un’ altra parte si abituerà a non sentire la mancanza della narrazione. L’ironia di Dan inizierà ad accompagnarci pagina dopo pagina. Inizialmente ho letto a fatica i primi capitoli, non per lo stile di scrittura, che anzi risulta molto scorrevole; piuttosto per il mancato coinvolgimento. Ostinata nel volere scoprire l’epilogo, devo riconoscere un recupero nel finale. Nonostante la lettura inconsueta, è da premiare l’originalità dell’autore. Far trapelare la caratterizzazione dei personaggi, le vicende e il messaggio conclusivo, unicamente da un elenco, non è roba da poco! Perciò lo consiglio… Sarà pur sempre una nuova esperienza di lettura!

Federica Catania