L’autrice di questo romanzo è Loredana Limone già nota al pubblico della saga di Borgo Propizio, scomparsa per un tumore nel 2018. Questo ultimo libro affronta la rinuncia di un amore giovanile, ma che resterà amore per sempre nonostante la separazione. Il racconto si svolge nel dopoguerra, Assuntina e Mario (questi i nomi dei protagonisti) si innamorano a prima vista a quindici anni, tuttavia questo amore non può durare. Assuntina viene da una famiglia benestante, il papà è un medico; lei e ha studiato per fare l’insegnante, ma il padre vorrebbe che sposasse un uomo che la mantenga, non può mantenersi tutta la vita e Mario non ha i requisiti adatti. Lui allora decide di dare una svolta alla sua vita e di poter stare con la sua Assuntina, decide di arruolarsi all’aeronautica militare. Tutto però ha un prezzo, devono stare lontani per un po’ e lei non ce la fa, anche perché vuole insegnare e nel suo paese, troppo piccolo, non può farlo. Decide di fare la scelta più dolorosa della sua vita: sposa un americano e va a vivere a Wilmington. Gli anni scorrono velocemente, si farà una famiglia, una vita tranquilla. Un giorno una telefonata la fa catapultare indietro nel tempo, la fa ritornare ai suoi ricordi, agli odori della sua Napoli. E’ il figlio di Mario. Scopre così di non aver mai dimenticato l’uomo che le aveva rubato il cuore. Inizia così, Una lettera lunga una vita. Un libro emozionante, schietto e sincero. Chissà se qualcosa di autobiografico esiste in questo racconto, non ho avuto modo di domandarglielo, rimarrà comunque una storia che mi ha fatto sognare.
Elena Antonini