Bobby e Jonathan sono i protagonisti di questo romanzo ambientato a Cleveland sul finire degli anni Sessanta. L’autore, dopo averci brevemente narrato la loro difficile infanzia annotando qualche tratto saliente, ripercorre la loro amicizia dal loro primo incontro a scuola. Il loro rapporto, a cavallo tra l’amicizia e l’amore, si incrina leggermente anni dopo quando Bobby raggiunge Jonathan nella grande mela; qui Jonathan si è costruito, o quanto meno ha provato, una vita dedicandosi al lavoro, alle brevi avventure con molteplici amanti, e soprattutto a sviluppare un intenso e intimo rapporto con la coinquilina Clare. Gli inconsueti rapporti e dinamiche che si intrecceranno tra questo trio saranno i punti cardine dalla metà del racconto. La scrittura scorre abbastanza veloce, interessante è la struttura del romanzo, ogni capitolo è narrato da uno dei protagonisti della storia, avvicinandoci ai loro pensieri taciuti e ai loro punti di vista; così come ho trovato anche interessante la parentesi dedicata all’AIDS. Nonostante ciò, ho trovato difficile immedesimarmi in qualcuno dei protagonisti, per via delle tante, troppe, insicurezze e caratteri sfuggenti. Filo conduttore di tutto il racconto è la ricerca del loro posto nel mondo, il bisogno di avere una famiglia e trovare una casa da abitare perché come dice Bobby “Ricordo che la propria casa è anche un posto da cui fuggire. Questa è la nostra; l’abbiamo per scapparne e l’abbiamo per tornarci.”

 

recensione di Luana Indelicato