George Bowling è un quarantacinquenne con una famiglia da mantenere e un lavoro monotono. Si sente schiacciato dalle responsabilità familiari e dalla vita caotica quotidiana della città. Decide quindi senza dire nulla a nessuno di rifugiarsi nel paesino di campagna dove è cresciuto, per ritrovare serenità e per prendersi una sana “boccata d’aria”. Ambientato nel 1938 in un clima sociale tetro e in un panorama generale diffidente condizionato dall’imminente scoppio della guerra, Orwell affronta temi sociali dettati dalla situazione politica ed economica. Non è ancora l’ Orwell che scrisse 1984, ma s’ intravede nelle sue parole la maturità artistica e l’ intraprendenza critica verso una società diseguale. I temi principali sono la “fuga”, in chiave di non diserzione e di sconfitta, ma una fuga positiva, come momento di riflessione e bisogno di staticità. La nostalgia è un ulteriore punto fondamentale dell’opera, rappresentata non solo dalla spensieratezza della propria gioventù, dei luoghi trasformati e cancellati, ma soprattutto da una consapevolezza critica contro un progresso malato che ha oscurato un mondo più sano e genuino che non c’è più.
Ed. Mondadori
Antonio Martino