Durante la Rivoluzione d’ottobre un tribunale presieduto dai bolscevichi, condanna il conte Alexsandr Rostov all’esilio, colpevole di essere un aristocratico e di avere tradito così gli ideali socialisti. Per fortuna la sua condanna deve essere scontata non come molti suoi simili nelle terre fredde siberiane, ma nelle stanze del lussuoso albergo situato a cospetto del Cremlino: il Metropol grand hotel realmente esistente tutt’ora. Vengono narrati quarant’anni di vita di Alexis personaggio raffinato, colto, abituato a viaggiare a conoscere il mondo. Per combattere la noia e la monotonia diventerà un abilissimo maitre questo gli permetterà di conoscere molti personaggi influenti di tutto il mondo, di assistere ad avvenimenti storici importanti: sarà il mondo che andrà da lui. La lettura è piacevole per le sue vicende e i suoi personaggi, il finale sarà un vero colpo di fulmine a ciel sereno, sconvolgerà la linearità della trama. Leggendo questo romanzo mi ha riportato ad una somiglianza di trama con il film di Tornatore “La leggenda del pianista sull’oceano”, ambiente, personaggi naturalmente sono differenti. Una curiosità a giudizio personale che ho annotato è l’amore dell’autore per il romanziere Tolstoj. Infatti il personaggio principale si chiama Rostov come l’interprete letterario presente in Guerra e pace, inoltre il romanzo Anna Karenina fa capolino più volte nelle pagine di quest’opera.
Edizione Neri Pozza
Antonio Martino