“È il momento in cui salti e per quanto piccolo sia lo spazio, per quanto lunghe e allenate siano le gambe, sotto c’è sempre il vuoto. Il nulla. Non lo puoi controllare, salti. E in quel volo, c’è la misura della vita.”
Purtroppo, questo libro è stato una grande delusione! Avevo grandi aspettative perché considero Chiara Francini una grande attrice. Sull’entusiasmo del ruolo di presentatrice a Sanremo, ho deciso di recuperare un suo romanzo, dimenticandomi che chi è esperto in qualcosa, non è detto che lo sia in altro. Lo stile di scrittura della Francini in realtà non mi è dispiaciuto; è la trama che ho trovato completamente povera. Non mi ha colpita, anzi è stata a tratti fastidiosa, angosciante ma senza coinvolgimento. Melania vive a Firenze con la sua amica Franca. Un giorno incontra Axel, uno scandinavo moro e ricco, che sembra essere il ritratto del principe azzurro. Per amore, Melania decide di trasferirsi nella sua terra, nella sua casa, che si rivela però inospitale. La famiglia e il passato di Axel nascondono dei segreti terribili e personalità mostruose. Mi è piaciuta ovviamente l’interpretazione che la scrittrice dà al suo romanzo nella lettura dell’audiolibro che ho ascoltato su Audible. Del resto, l’ho già detto, è una grande attrice e quindi era perfetta nel ruolo di lettrice. Tuttavia nemmeno la sua voce ha saputo camuffare l’intreccio della storia che proprio non mi è piaciuta.
Alessandra Micelli