Silver è un ex pugile che da giovane ha avuto qualche problema con la giustizia e ha trascorso un po’ di tempo in carcere. Ma non è un criminale, è solo uno che ha sbagliato per inesperienza e ingenuità! E infatti, uscito dal carcere, Silver trova un lavoro per una squadra di calcio locale, si sposa e vive con serenità e tranquillità affrontando la vita quotidiana, come fanno tutti. Ma adesso, quella che un tempo era una piccola squadra, è in corsa per il passaggio in serie A. Manca l’ultima partita e poi è fatta! Ma, alla vigilia della gran partita, Silver scopre qualcosa che riguarda suo figlio, asso della squadra di calcio e, ovviamente, cercherà di aiutarlo a tutti i costi…. Devo ammettere che la storia è accattivante e ha tenuta desta la mia attenzione fino all’ultima riga. Peccato per quella coincidenza con cui l’autore ha risolto, in quattro e quattr’otto, il problema del protagonista! L’ho trovata una coincidenza troppo semplicistica e decisamente paradossale: la soluzione servita su un piatto d’argento! Avrei preferito una soluzione meno improvvisata e frettolosa, magari anche ai limiti della legalità, ma sicuramente più incisiva.
Anto Spanò