La narrazione è stata subito avvincente, piena di suspense e pathos. Mentre scorrevo lo sguardo nelle frasi mi è sembrato subito di vedere un film, ottimo direi per una rappresentazione sul grande schermo. Un rapimento, un riscatto e la liberazione, ad una condizione: che tu rapisca un altro figlio, altrimenti la catena sarà spezzata e tuo figlio verrà ucciso. Non è questione di soldi, l’importante è non spezzare la catena Originale l’idea di questo romanzo. La prima parte del romanzo si accentra in uno spazio temporale di ore e un lungo weekend quindi, è tutto un susseguirsi di azioni e avvenimenti concatenanti, non c’è tempo da perdere: bisogna trovare i soldi per la catena ma bitcoin, poi rapire un ragazzo o una ragazza, dopodiché aspettare che gli altri genitori facciano altrettanto, altrimenti tua figlia non verrà liberata. Quando sembra che tutto sia finito, la catena non lascia la presa; non dovrete mai dire a nessuno cosa vi è accaduto e questo, vi segnerà tutta la vita, perché a livello psicofisico starete male finché un giorno, qualcuno vi dà un mezzo per spezzarla. E qui si avvia la seconda parte del romanzo. Mentre la prima non si ha il tempo di respirare ed e i capitoli (molto corti) si leggono con curiosità e uno di seguito all’altro, ci sono molte cose in ballo. La seconda, ha lo stesso filo avvincente ma secondo me, si arriva troppo presto alla conclusione. Forse l’unica cosa negativa di questo thriller. Do un voto discreto.
Elena Antonini