In Afghanistan durante un bombardamento, la casa del piccolo Alì e di suo fratello maggiore Mohammed viene rasa al suolo, non rimane che un mucchio di macerie. Mohammed si ritrova così improvvisamente l’unico capofamiglia, prende la difficile decisione di emigrare clandestinamente verso l’Europa insieme al suo fratellino Alì. Sarà un lungo viaggio in vari paesi, come l’Iran, la Grecia, contornato da difficoltà e da brutti incontri ma anche da piacevoli conoscenze. Non solo l’indifferenza e atti di razzismo accompagneranno il loro vagabondare, ci saranno fortunatamente diverse dimostrazioni di solidarietà e vicinanza. È un romanzo drammatico che ha come tema principale l’emigrazione clandestina, narrata attraverso gli occhi di un bambino. La scrittura risulta così essere semplice e diretta, non priva di emotività ed empatia per i protagonisti e le vicende. Il libro ricorda molto Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda. L’immigrazione clandestina è un tema politico sociale molto attuale che investe i governi dei paesi occidentali, i mass media e l’opinione pubblica. Su questo fenomeno che interessa principalmente il nostro Paese, ognuno di noi ha un suo personale e differente pensiero influenzato da ideali politici e convincimenti. La lettura di questo libro permette a tutti ad un momento di riflessione e maggiore conoscenza.
Ed. Feltrinelli
Antonio Martino