Maurizio Gregorini è un poeta, giornalista è autore di poesie, racconti, romanzi, saggi. Ma è la poesia il suo essere. E’ la sua consacrazione, ciò che rende l’uomo più vicino a Dio. Sigillo di spine è l’intera produzione poetica con qualche inedito. Un’opera eccelsa, meravigliosamente celestiale. Amo in modo viscerale la sua poesia. Da una sua osservazione: Cos’è che può recare disincanto? Quale controversia possibile che faccia cessare una profonda conoscenza della inclinazione? Ecco perché attendo la visione: la mia poesia non tranquillizza, turba. Il mio commento: Se turba vuol dire che il nostro io non è mai definito, si è alla ricerca sempre di un qualcosa. Se non si ha voglia, se sia ha la convinzione della perfezione della propria esistenza, vuol dire che siamo un puntino in mezzo agli tanti. Ricerca, conoscenza, porta sempre all’inquietudine, all’imperfezione dell’io. E non è questo lo scopo dell’intera esistenza? Chi mai vorrebbe una vita senza emozioni, senza il meraviglioso mondo dell’infinito? Gli stolti! Se volete approfondire, dare un nuovo volto alla vostra anima e avere come nei quadri, un’estasi che non è solo dei santi, consiglio vivamente di leggere la sua opera.

Elena Antonini