Siddharta è figlio di un bramino facoltoso, un giorno decide di lasciare alle spalle tutto il benessere e le ricchezze materiali, per intraprendere insieme a Govinda, suo amico inseparabile, un viaggio senza meta con lo scopo principale di trovare il Buddha, simbolo dell’Illuminazione massima e maestro di vita. È un romanzo di formazione dove la trama è secondaria, non è la colonna portante dell’opera. L’ambientazione e i personaggi non sono descritti accuratamente. Sembrerebbe quindi un romanzo non degno di nota per la mancanza meticolosa di questi elementi fondamentali nella stesura di un testo di successo. Ma l’importanza di leggere Siddharta sta nella lettura in sé, senza schemi letterari preconfezionati e privo di pregiudizi. Il lettore compirà un profondo viaggio introspettivo nell’anima e nella mente. Negli anni 70 tra i giovani è stato un libro iconico che si aveva il dovere di leggere. L’influenza delle questioni politiche dell’indipendenza del Tibet, il desiderio di cambiamento della società da parte dei giovani, il fascino della cultura indiana e orientale, hanno portato Siddharta ad essere un romanzo di successo senza epoca.

Edizione Adelphi

Antonio Martino