Mommo è un ragazzino di 9 anni rimasto solo all’improvviso: il papà è morto recentemente a causa di una banale, ma tragica caduta e la mamma è andata via qualche anno primo a causa della miseria e della fame che si era abbattuta nella zona siciliana in seguito ad una cattiva annata. Quando inizia il racconto troviamo Mommo seduto su un masso ormai colto dalla disperazione. Massaio Turi ha pietà del bambino, che gli ricorda il figlioletto defunto, e lo invita a seguirlo alla propria masseria, dove si guadagnerà da vivere facendo il nuzzaro, il custode dei tacchini. Alla masseria Mommo, che per la sua gracilità è presto soprannominato Scurpiddu, trova protezione ed una vera e propria famiglia: la massaia, il bovaro e il Soldato. Bellissimo il mondo in cui Scurpiddu vive, fatto di allegria, di birichinate, di amore per gli animali, di impegno, di ingenuità, ma anche di coraggio quando vi è la necessità. Scurpiddu è tenero, sognatore e molto curioso. Impara a leggere con l’aiuto di Soldato e sogna di arruolarsi per andare in giro per il mondo a scoprirne le meraviglie. Una storia molto bella, piena di buoni sentimenti, in primis la solidarietà, che fa bene al cuore e che è adattissima a grandi e piccini!
Anto Spanò