Se pensiamo al romanzo:” Sanguina ancora” come ad una biografia sulla vita di Dostoevskij, restiamo profondamente delusi poiché il libro è nato soprattutto per tracciare un profilo inedito del grande scrittore russo. Paolo Nori, che è laureato in letteratura russa, cerca di appassionare il lettore parlandoci dell’opera più rinomata del grande Dostoevskij: “Delitto e Castigo”, che ha letto da ragazzo ed è stata un’iniziazione all’amore per la letteratura russa, che scopriamo essere piuttosto recente, se si considera che nel ‘ 700 non esisteva ancora. Nori ci regala notizie biografiche su Dostoevskij ed i poeti dell’epoca, come Puskin, Nabokov, Turgenev e racconta anche se stesso, citando non solo simpatici episodi della sua vita quotidiana, ma ci regala pagine commoventi parlandoci della morte della madre e si chiede se ci sia un’età in cui si smetta di definirsi orfani. L’autore ammette la profonda ammirazione per il geniale scrittore russo, un ex ingegnere che decise di lasciare il lavoro per realizzare la sua più grande aspirazione: scrivere. Tuttavia, non gli concede sconti e ne ammette i suoi difetti, la sua superbia, il suo sentirsi superiore agli altri. Il romanzo è diviso in tredici capitoli, scritti in tono colloquiale, a tratti ironico, sembra quasi che Nori voglia fare una chiacchierata con i suoi amici lettori senza mai essere pesante. L’autore dedica molte pagine alla condanna a morte di Dostoevskij, avvenuta perché il grande poeta aveva partecipato ad una società segreta con scopi sovversivi e concentra la sua attenzione anche sull’ora più triste della vita del genio letterario: quando perde tutto per debiti di gioco. E’dall’incipit del romanzo che il lettore comprende quale sia la domanda che tormenta Nori: perché un romanzo pubblicato centodieci anni prima a ben tremila chilometri di distanza apra una ferita che sanguina ancora e cerca una risposta che trova nella vita stessa dello scrittore russo, un uomo geniale, rivoluzionario, a tratti contraddittorio, ma vero e tremendamente simile a noi.
recensione di Ilaria Cecchi
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