Queste tre opere della Austen, pubblicate postume, rappresentano l’ultima fase della mente creativa della nostra cara autrice inglese. Sanditon rimase incompiuto a causa della morte della scrittrice. Per chi è abituato a leggere la Austen, ho trovato lo stile leggermente diverso, sempre molto ironico ma molto più fluido e scorrevole; inoltre, lo scritto appare diverso dalle opere precedenti perché protagonista della storia è il turismo a Sanditon appunto, piccola località balneare nella costa del Surrey (presumibilmente). Carina anche la serie televisiva tratta che però, per ragioni ovvie, ha continuato secondo una narrazione nuova data dagli sceneggiatori. Ne I Watson, anch’esso rimasto incompiuto, la giovane Emma Watson dopo essere stata cresciuta dai ricchi zii vive il difficile reinserimento in famiglia; in un’ottantina di pagine la Austen impiatta già gli intrecci amorosi che dominano tutte le sue opere, e tratteggia i profili della famiglia della protagonista. Anche qui, la logica che regna è la ricerca del matrimonio più vantaggioso, sebbene sin dalle prime pagine la protagonista viene raffigurata ben determinata e in chiave moderna. Lo stile è un po’ caotico, non ancora diviso in capitoli. Lady Susan, infine, è un romanzo epistolare e per la prima volta troviamo una protagonista perfida, manipolatrice che fa innamorare di lei giovani pretendenti, alcuni anche sposati, in maniera spregiudicata e senza scrupoli; vittima di questi piani ben architettati sarà la figlia Federica. Le lettere sono accompagnate da uno stile fresco, veloce e lineare.
recensione di Luana Indelicato