“Rugiada a colazione” non è un libro di ricette ma una conversazione appassionata che la scrittrice fa con un interlocutore assai strano: un fico bianco. Un colloquio che va dall’età infantile a quella adolescenziale dove d’Onofrio si fa domande e si da risposte al posto del fico. In queste occasioni la protagonista racconta all’albero le sue giornate ma soprattutto i piatti che vengono cucinati dalla madre con dovizie di particolari. E insieme alle ricette vi è anche il racconto del pranzo e dei suoi commensali. La scrittrice si pone anche le domande più disparate: dal colore vero della luna a cosa sia la rugiada. E attraverso il vento e i movimenti delle foglie del fico la protagonista cerca di tradurre in verbo le risposte. Ma non è tutto. Perché oltre alla conversazione d’Onofrio ci racconta qua e là aneddoti sulla cucina nell’antichità e dell’importanza che ha avuto il fico nella cucina dei nostri antenati. Questo libro quindi lo possiamo definire una conversazione fatta ad un amico dove si può prendere spunto per ricette interessanti ma anche per ritrovare un po della nostra infanzia…
Melania Leoncini