Questa è la storia di April e Frank, due giovani coniugi statunitensi che incarnano il modello della famiglia perfetta: giovani, innamorati e con due figli che completano la loro unione. Poi però accade qualcosa che tutto rovina: April scopre di essere insoddisfatta, di non amare la vita che conduce in periferia. Così convince il marito a rivoluzionare tutto, a trasferirsi in Europa lasciando la casa e il lavoro negli States. All’inizio Frank è titubante, ma poi si lascia convincere dall’entusiasmo della moglie: è deciso, si trasferiranno a Parigi! Ma April scopre di essere incinta e ciò la mette in crisi: non vuole un altro bambino e non è disposta a rinunciare al suo nuovo progetto di trasferimento nel vecchio continente. Frank non è della stessa opinione e comincia, così, un periodo di discussioni, recriminazioni tradimenti e…scoperte interiori. Quando la calma sembra essere tornata…. Dopo una partenza un po’ traballante in cui non si capisce dove l’autore voglia andare a parare, la storia decolla e comincia a coinvolgere. Il lettore è proiettato all’interno della casa in periferia e nella vita di Frank e April, all’interno di quella normalità e serenità che sono solo apparenti, per rimanere coinvolto nel turbine degli eventi che si susseguiranno pian piano e per giungere, infine, agli eventi tragici delle ultime pagine. Una lettura piacevole, ma qualcosa nella storia non ha funzionato perfettamente, secondo me.

Anto Spanò