Il libro racconta una storia vera: Tami è vittima di un naufragio in barca insieme al fidanzato Richard. La coppia si era conosciuta a Tahiti dove Richard avevo fatto “tappa” nel suo viaggio per il mondo in barca e Tami si era recata per lavorare. Entrambi appassionati di barche e, soprattutto, del mare, decidono di portare la barca di un amico di Richard da Tahiti a San Diego, città di cui è originaria Tami e dove abita la sua famiglia. Mentre si stanno recando a San Diego l’ uragano Raymond colpisce la barca. Richard obbliga la sua fidanzata a recarsi sottocoperta mentre lui prova a domare la tempesta. Tami si addormenta e si sveglia dopo quelle che a lei paiono tre ore, vedendo la barca ormai sfasciata e non riuscendo a trovare più Richard. Improvvisamente sente una Voce che la obbliga ad andare avanti e a sopravvivere. Non ero a conoscenza di questo libro, e della storia, prima di avere visto il film basato su questa storia vera. Sinceramente non saprei cosa dire perché reputo questa storia come un grande insegnamento per tutti, in primis per me: la costanza di Tami nell’ andare avanti senza mai buttarsi d’animo, passando momenti di grande depressione ad altri di felicità immotivata (nel libro viene detto che a volte nel mare, soprattutto dopo tanti giorni di navigazione in solitaria, si hanno attimi di delirio e di apparizioni strane) per riuscire nell’impresa che era stata intrapresa con Richard. La storia d’amore tra i due è stupenda, ci sono delle frasi che fanno rimanere davvero senza parole, lo stesso i dialoghi del film. Una sola differenza si può avere nel lessico, infatti nel libro ci sono molti tecnicismi che si riferiscono alle barche e al mondo della navigazione, anche perché il libro è costruito come una sorta di diario della protagonista, come se fosse lei a raccontare la sua esperienza. Credo che sia stato un romanzo perfetto con cui iniziare l’anno nuovo, lo scorso anno era iniziato con un altro grande romanzo, “I Viceré” ma anche questo rimane uno di quei libri che lasciano il segno, così come anche il film che vi consiglio di vedere e rivedere e rivedere, anche perché ogni volta ci si accorge di qualcosa che non si era notato la volta prima.

Lorenzo Peluffo