Questo libro sono pensieri sparsi, dedicati alla natura, agli animali, a tutto ciò che è legato alla Terra e alla sua spiritualità. Ci dice che bisogna esercitarci a meravigliarsi di ogni cosa, a guardare ogni cosa come fosse la prima volta, come un essere ignoto: Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura. La persona che ha avuto problemi con gli esseri umani ha bisogno di stare in mezzo alla natura. Questo è l’inizio per poter guarire. L’autrice, con le sue conoscenze sul buddismo e la meditazione, ci porta a conoscere cos’è la compassione: ciò che ci ha ferito non può, non deve condizionare ulteriormente la nostra esistenza. Avere compassione per che ciò non ci distrugga più. Il Dalai Lama quando gli chiesero se detestava i cinesi: ”Si sono già presi la mia terra, non permetterò che si prendano anche la mia mente”. Questo libro sono tanti pensieri disordinati, come definisce l’autrice, ma che hanno in comune il benessere di se stessi in armonia con il creato.
recensione di Elena Antonini