Daniele ha una quarantina d’anni, è un pasticciere e abita in un quartiere di Roma. La sua vita, però, precipita nel momento in cui la sua fidanzata, Margherita, decide di lasciarlo. Tutto il mondo che aveva intorno crolla. Si trova a dover fare i conti con una vita che non era più capace di vivere, da solo, orfano del padre morto quando lui era poco più che adolescente e un lavoro, un team da portare avanti. Non riesce a rendersi conto di ciò che sta provando, cerca di fare affidamento sui suoi amici che finge di ascoltare ma alla fine non sembrano risolvere nulla. Tutto questo procede fino a quando decide di intraprendere un viaggio che lo porterà a conoscere qualcosa di sé molto profondo. Questo è stato un libro che mi ha letteralmente chiamato. Sono in un periodo personale molto simile a quello che prova Daniele da diversi mesi e, come lui, non sembra che ci sia una via di uscita. Quando ho visto il romanzo in un supermercato la mattina di Natale, ho girato il libro e letto la trama mi è scattato qualcosa dentro che ha deciso che l’avrei dovuto leggere, perché in un certo senso raccontava la mia storia. E così è stato. Mi sono molto ritrovato nella parole di Roberto Emanuelli, in quello che prova il protagonista che vive una situazione di noia, come se la vita che è sempre stato abituato a vivere non ci fosse più, quasi di rassegnazione, fingendo che tutto vada bene anche quando le cose non funzionano. Parlando stilisticamente del libro, è scritto molto bene. Sono presenti molti pensieri introspettivi di Daniele, in modo da farci entrare di più nella sua anima, farci capire quali sono i suoi pensieri, quello che prova ogni giorno. Nel romanzo ci sono anche molti flashback sulla vita passata del protagonista, elementi che ci fanno conoscere di più quello che è Daniele, il suo trascorso con la fidanzata e con la sua famiglia, che rappresenta uno dei capisaldi nella storia del protagonista. Il romanzo rappresenta per me il primo approccio allo scrittore romano, ma ho già messo in libreria altri libri suoi, romanzi che non vedo l’ora di leggere e che sicuramente saranno capaci di commuovermi e parlarmi dentro come ha fatto questo libro. Consigliato!
Lorenzo Peluffo