Questo libro è una saga familiare, un romanzo storico che racconta le vicende dei Sartori, una famiglia friulana. La narrazione ripercorre la storia del nostro novecento fino a giungere ai nostri giorni. Il capostipite è Maurizio che dopo la diserzione nella disfatta di Caporetto, conosce e s’innamora di Nadia. Dalla loro unione nascono Gabriele, Domenico e Renzo che vivono differentemente il dramma della seconda guerra mondiale. Avverrà la ricostruzione del dopoguerra, il boom economico e l’emigrazione a Milano di Gabriele e Renzo. I due fratelli sono caratterialmente agli antipodi, Gabriele introverso e schivo amante della letteratura, Renzo di spirito ribelle con ideali comunisti. Con la nascita di Eloisa ammaliata dai movimenti di contestazione, Diana e Libero si giunge alla terza generazione. I Sartori si affacciano al nuovo millennio, è l’epoca dei figli del precariato, dell’emigrazione all’estero per uno studio o un lavoro adeguato. Giorgio Fontana tramite questo romanzo, racconta gli eventi più significativi della storia italiana. La narrazione è centrata maggiormente sui molteplici personaggi che si susseguono che sugli avvenimenti storici. La Storia è solo comprimaria, secondaria alla narrazione delle vite della famiglia Sartori, non è mai persistente. Personalmente mi sono molto appassionato durante la prima parte dell’opera, dove la Storia era permanente, condizionava maggiormente le scelte degli interpreti, ne avevo più empatia. Sono un amante del genere storico e delle saghe familiari, per questo romanzo avevo una grande aspettativa in parte delusa. Ma non mi posso arrogare di non consigliarne la lettura. La lettura è prettamente personale, sicuramente Prima di noi troverà estimatori che apprezzeranno questo testo.