L’ateniese Mirrina sa che le donne non devono salire sulle navi, perché sarebbe un cattivo auspicio per la navigazione. Eppure, per lei che è in fuga dalla schiavitù e che, pur di sfuggire agli spartani, si è travestita da uomo, la superstizione è l’ultimo dei problemi. Ha perso la sua famiglia, ha perso la libertà, ma non vuol perdere la speranza di rivedere la sua città, Atene, culla delle arti, contro cui Sparta ha iniziato una dura guerra e che ora è minacciata da un male terribile, la peste, che fa strage di cittadini. Il viaggio avventuroso verso la patria la mette in contatto con una serie di personaggi destinati a divenire suoi amici: lo spartiate Procle, il commediografo Milone, il carrettiere Xantia, la giovane Briseide, la bella Cleide, le cui vicende personali si dipanano sullo sfondo di un evento destinato a segnare la storia antica: la guerra del Peloponneso, l’inizio della fine per Atene. L’autore riesce a orchestrare abilmente i vari fili conduttori del romanzo, focalizzando l’attenzione di volta in volta su ciascuno dei suoi protagonisti, attraverso gli occhi dei quali sono presentati eventi cruciali, dalla peste che sconvolse l’Attica nel 429 a.C., ai tentativi per rovesciare Pericle, fino ai giochi olimpici. Sullo sfondo tumultuoso della storia greca, Turano ambienta un racconto animato da sentimenti eterni e sempre attuali: l’amore sensuale e quello spirituale, il contrasto fra grandi poteri, le trame politiche, le rivalità piccole e grandi che si ripetono in ogni ambiente e in periodo. Imperdibile per gli amanti della storia antica!
Giunti editore, 2022
Maria Carolina Campone