L’ ETA è stata un’organizzazione terroristica attiva fino al 2018 il cui intento era l’indipendenza dei Paesi Baschi. Patria è un romanzo che ha come protagonista principale tramite i suoi interpreti letterari questa formazione armata che ha mietuto vittime e infondato terrore nell’intera penisola iberica. Due famiglie, Taxto e Joxian, vivono in un paesino vicino a San Sebastian (paese natio dello scrittore). Sono amiche da sempre, padri e madri condividono le stesse passioni, i figli vivono insieme la loro spensierata gioventù. La lotta armata porterà scompiglio tra i due nuclei familiari, vittime e carnefici si mescoleranno in unico vortice emotivo. Aramburu narra superlativamente il dramma delle conseguenze causato dal terrorismo basco. Il velo opprimente omertoso ed accondiscendente della comunità intera sarà persistente per l’intero romanzo. Incredibilmente la “vittima” subirà il marchio della vergogna e dell’umiliazione e il carnefice sarà l’eroe che sacrifica se stesso per la causa. I due ruoli saranno completamente ribaltati. Il processo di indipendenza tramite la lotta armata è fallita definitivamente nel 2018 con lo scioglimento e il “deponiamo le armi” da parte dell’ETA. Oggi i Paesi Baschi sono una comunità autonoma, con un proprio governo ed un proprio corpo di polizia. È una regione prospera che vanta un PIL procapite paragonabile a quello nipponico. Hanno una storia secolare con tradizioni locali ed una lingua, l’euskera che ha caratterizzato da sempre la letteratura basca.

Edizione Guanda

Antonio Martino