Questo racconto ci riporta indietro nel tempo, precisamente nella Sicilia degli anni ’60. Pagina dopo pagina mi ritrovo coinvolta in una storia intensa che mi ha ipnotizzata e non mi ha permesso di staccare mai lo sguardo da essa. Uno scritto che racconta una storia di un riscatto sociale. Lo stile narrativo è asciutto, diretto e mi ha trascinato con passione nella vita della protagonista, Oliva Denaro, che ho amato e sostenuto fino alla fine. Ma oltre a lei, la figura che mi ha lasciato il segno è stata quella di Salvo, il papà di Oliva, un uomo empatico, saggio e solitario, l’unico che veramente ha avuto a cuore le sorti e la felicità della figlia. Oliva è una ragazzina che adora studiare, ama andare col papà a cercare le lumache, difendere il suo amico Saro e collezionare di nascosto le riviste con le dive del cinema. L’unica cosa che non le va giù è quella di diventare una signorina, perchè sa che da quel momento tante cose non potrà farle più. Va avanti ripetendo le regole che la mamma le ha inculcato perchè nascere femmina è come una condanna e nel paese non si deve dare adito a nessun chiacchiericcio. Sua madre non fa altro che ripeterle ossessivamente “la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia”. La ragazza però tante cose non le accetta e un giorno trova il coraggio di ribellarsi per far valere il suo diritto di scelta, pagando però un prezzo molto alto. Buona lettura!

Giusy Aloe