“ – Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando. Silenzio, – Che sia troppo tardi, madame.” È semplice descrivere questo libro di Baricco, basta una parola sola: unico. È un’opera senza precedenti, impossibile catalogarla in un genere preciso; può essere considerato un poema in prosa, un romanzo d’avventure, un racconto filosofico e altro ancora. Baricco con Oceano Mare riesce a emozionare con la malinconia più profonda, a far sorridere con l’ironia più ricercata, a coinvolgere con il pathos più inedito. Un marinaio e altre 147 persone affrontano il naufragio della barca su cui erano, cercando di trovare la salvezza su una zattera. L’esperienza segna per sempre la vita del marinaio che sarà uno degli ospiti della speciale locanda sul mare in cui si svolge la maggior parte del racconto. Ci sarà anche un pittore, un professore, una ragazza che vuole vivere, una donna bellissima e un prete buffo. Si incontreranno in questo rifugio magico accanto al mare, in cui il tempo sembra fermarsi e si incontrano bambini con capacità particolari. Ovviamente è il mare il protagonista indiscusso del racconto: il mare guarisce, uccide, ispira, vendica, insegna, invita a riflettere e fa innamorare. Il mare è “terribile, esageratamente bello, terribilmente forte – disumano e nemico – meraviglioso.”

 

recensione di ilibridiBoccadoro (instagram)