O forse no di Maria Valentina Luccioli Edizione Robin Scritto nel 2019, questo romance-storico, racconta le vicissitudini di una famiglia in cento anni di storia italiana. Si parte infatti dagli inizi del 900, nella Belle Epoque italiana, nella provincia pistoiese. Maria è una donna di origini umili, la sua gioventù è spensierata e felice, i libri sono il suo rifugio. La persona a lei più cara e amica è sua cugina Liviana di estrazione borghese che vive nella vicina Firenze. I capitoli sono intervallati sistematicamente dal passato e dal presente, lo spazio-temporale che si viene a creare con Viviana, ragazza madre, pronipote di Maria è un cordone ombelicale, passato e presente divengono un’unica cosa, è l’amore ad unirli indissolubilmente. Il tema principale dell’opera è proprio l’amore e la ricerca della felicità nonostante le difficoltà differenti nelle due epoche: Maria vive i drammi della guerra, Viviana nel presente le difficoltà del mondo odierno caratterizzato dalla mancanza dei valori e colmato dalla propria quotidianità e dalle ambizioni personali. La scrittura non è smielata, le parole sono una carezza dolce al cuore. Le donne sono le protagoniste principali del romanzo, il loro coraggio di cambiare le sorti del proprio destino, di amare, rischiando tutto, andando magari incontro a sofferenze e delusioni, sfidando le convenzioni e il conformismo sociale, porteranno esse a diventare le “eroine” di O forse no. Nella storia dell’uomo, tutto cambia e muta, spesso ognuno di noi percorre una strada già prefigurata, l’unica cosa che ci accomuna è il desiderio sfrenato, la bramosia della ricerca della felicità e questo romanzo ce lo insegna.
recensione di Antonio Martino