Sono nata donna
non l’ho chiesto, mi fu dato
un foglio di via immacolato
timbrato con il rosso del peccato
ma sono io, oltre i seni e il sesso,
femmina lo sarei
anche ingessata e articolata
nel nodo di una cravatta.
Figlia del controsenso
bambina dispotica, adolescente pudica
adulta dolcemente erotica,
nelle notti di luna, teneramente sadica.
Nella disputa tra forze non ho genere
mi declino come natura vuole.
Ho un solo difetto, nuda non so stare
senza aver voglia di ridurre in cenere
chi si sofferma troppo a lungo
a guardare sotto matasse di pelle
immune all’imbroglio dei sensi
il labirinto della mia bellezza vera.

Mirela Stillitano

Da “L’amore immaginato, cantato alla luna”

Malcolm Liepke