Un romanzo imperdibile. Inizialmente ho avuto un tentennamento, dovuto al fatto che mi sono trovata travolta da un’immensa folla lenta e caotica, che mi ha mandato un po’ in confusione e mi ha fatto dubitare se andare avanti o no. Adesso che l’ho finito posso solo dire che si tratta di un racconto meraviglioso, che mi ha fatto sognare. Hugo è straordinario, come nel romanzo ‘I Miserabili’ anche qui è riuscito a dare voce agli emarginati della società, in questo caso, “Quasimodo ed Esmeralda”, restituendogli quella dignità che ogni uomo dovrebbe avere a prescindere. Sublime! Ambientato in Francia nel 1482, tra i vari protagonisti, quella indiscussa è certamente Parigi e la sua cattedrale di Notre-Dame dato che quasi tutto gira intorno a quest’ultima. Un tema centrale è sicuramente l’amore, che ci viene raccontato in tutte le sue sfaccettature. Tutti amano qualcuno a loro modo, con sentimenti contrastanti e anche soffocanti e nella maggior parte dei casi questo sentimento non è ricambiato. È stato come vivere in quelle strade affollate, in quel periodo storico, soffrendo e sperando con i protagonisti. Il romanzo parla di una gitana, Esmeralda che balla davanti al sagrato della cattedrale. L’arcidiacono Frollo è attratto da lei e organizzata un rapimento, per mano di Quasimodo il campanaro, un essere deforme. Ma per fortuna il capitano Phoebus riesce a salvare la ragazza e lei ovviamente si innamorerà di lui. Questo libro che ha ispirato tanti registi e musicisti ci vuole anche trasmettere un importante insegnamento, ovvero che nessuno deve essere ritenuto un mostro a prescindere dall’aspetto, perché in fin dei conti i mostri possono celarsi anche in ognuno di noi. Vi consiglio di non arrendervi alle prime pagine, pazientate, andate avanti, fate come me e non ve ne pentirete. Buona lettura!
Giusy Aloe