Lucy è una giovane detective appena tornata nella piccola cittadina dell’Irlanda del Nord dove è nata e cresciuta per assistere il padre affetto da demenza senile. E’ notte fonda, nevica abbondantemente e il suo telefono squilla. Dal commissariato le ordinano di recarsi nel bosco dove è appena stata avvistata una bambina; lei è la più vicina al luogo dell’avvistamento e le pattuglie sono rallentate dalla nevicata abbondante. E’ necessario raggiungere il luogo al più presto, potrebbe trattarsi della ragazzina scomparsa da alcuni giorni. Giunta sul posto, Lucy individua una bambina in pigiama, gelata, spaventata e incapace di dire qualsiasi parola. Ma non è la ragazzina scomparsa e nessuno, nelle ore successive, sembra cercare questa, di bambina. Sta a Lucy scoprirne l’identità e conquistare un pizzico della sua fiducia. Entrambe imprese non facili… Ma ben presto si scopre che i due casi sono legati strettamente e che c’è un legame anche con storie passate. Non è certo un capolavoro, ma è una storia che si legge volentieri grazie ai continui colpi di scena. Non riesce comunque a mantenere lo stello livello per tutte le oltre 300 pagine e alla fine la storia perde un po’ di smalto “regalandoci” qualcosa di già visto. Peccato!
Anto Spanò