Un racconto particolare, ambientato in un collegio nella campagna inglese, luogo in cui vivono, alcuni bambini, protagonisti della storia. Leggendo questo romanzo mi è sembrato di vivere in un mondo sospeso dove si è in attesa di qualcosa che dovrà accadere da un momento all’altro e che non fa presagire nulla di buono. Un racconto freddo, meccanizzato, dove tutto sembra ovattato fin quando la verità non sarà chiara al lettore. Il tema toccato del resto è angosciante e il mio stato d’animo è stato indubbiamente influenzato da questo. A fine lettura alcune cose che non mi erano chiare all’inizio tale sono rimaste anche alla fine, ma forse sarà un problema mio visto che il distopico non è il mio genere letterario. Leggerlo quindi per me è uscire dalla mia comfort zone e inoltre è come affrontare una sfida. Nonostante ciò la penna di Ishiguro a me piace; avevo già letto ‘Klara e il sole’ di suo ed ero rimasta soddisfatta. Nel bene e nel male, ogni suo scritto ti rimarrà impresso nella mente. La compostezza che ha nel raccontare queste storie mi lascia sempre senza fiato e puntualmente mi porta a soffermarmi e a riflettere e pormi sempre la stessa domanda: cosa ci riserverà il futuro? Buona lettura!
Giusy Aloe