Letto in età scolastica Noi i ragazzi lo zoo di Berlino È stato un libro simbolo per molti giovani degli anni ottanta e novanta. C’erano libri che in quel periodo tra i ragazzi si doveva per forza leggere: Siddharta, Jack Frusciante è uscito dal gruppo e per l’appunto Noi i ragazzi dello zoo di Berlino. Christiane è una dodicenne che vive nella periferia di Berlino, in un quartiere senza svaghi e luoghi di interesse, tra casermoni e cumuli di sporcizia nel degrado più assoluto. La sua situazione familiare è difficoltosa con un padre violento e una madre assente ai bisogni di crescita della figlia. Christiane vuole diventare grande , provare già da piccola nuove esperienze per sfuggire alla monotonia e allo squallore che la circonda. Per entrare in un gruppo di giovani ma più grandi di lei e per farsi accettare incomincia a usare droghe leggere. Ma questo è solo l’inizio di un percorso che si spinge sempre di più fino ad arrivare al gesto estremo del “buco”. Entrerà in un vicolo cieco e spietato tra amici che muoiono di overdose, ed espedienti squallidi per procurarsi la dose quotidiana. E un autobiografia con un linguaggio chiaro e giovanile che affronta il tema difficile della droga, in particolare della fruizione dell’eroina, droga che imperversava soprattutto nei paesi consumistici negli anni settanta e ottanta. È stato tratto anche un film di notevole successo grazie anche ai pezzi musicali di David Bowie che ne hanno esaltato l’ opera stessa.
Antonio Martino