Dopo Fiori sopra l’inferno, troviamo il commissario Teresa Battaglia, ad imbattersi in un caso insolito unico e raro che ha come protagonista un quadro la ” Ninfa dormiente”, rinvenuto dopo 70 anni. Le indagini s’incentreranno su quest’opera artistica, realizzata con sangue umano. Causa la particolarità del caso e per il lasso di tempo trascorso, il commissario Battaglia insieme all’ispettore Massimo Marini e alla nuova entrata nel team investigativo Blanca Zalo, ipovedente, accompagnata dal suo inseparabile amico a quattro zampe, Smoky, importante per il corso dell’inchiesta, avranno tutti insieme il difficile compito, a sbrogliare un nodo complicato per giungere alla verità. La squadra, affiancata da altri interpreti secondari ma fondamentali alla vicenda, non risulterà essere solamente un gruppo lavorativo; ogni personaggio con i propri problemi personali, riuscirà a superarli anche grazie all’aiuto e all’amicizia dei propri colleghi. Il romanzo si avventurerà tra episodi avvenuti durante la seconda guerra mondiale e lotte partigiane. L’ ambientazione è il Canal di Ferro, in Friuli Venezia Giulia, in una vallata aspra, incisa tra montagne, dove vivono i resiani, un popolo discendente dai mongoli, con una cultura antica ed una lingua protoslava, una società di natura matriarcale. La donna in questi luoghi ha un valore sociale primario caratterizzato nei secoli da tradizioni arcaiche e sciamane. Tra curiosità sugli avvicendamenti investigativi sul caso, una descrizione ambientale sublime, un empatia emotiva per i protagonisti ed una tecnica di stesura e qualità di scrittura elevata incolleranno alle pagine il lettore.
recensione di Antonio Martino
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2019
Pagine: 380 p., Rilegato
- EAN: 9788830451551