Nina Revskaja è ormai una donna anziana immobilizzata su una sedia a rotelle, ma in giovinezza è stata una delle più note prime ballerine del teatro Bolscioi in Russia. Nina è fuggita dal suo paese già da molti anni e adesso vive in America, a Boston. La donna ha deciso di mettere all’asta tutti i suoi gioielli. Si tratta di pezzi molto preziosi che ha raccolto durante tutta la sua vita. Questa collezione comprende anche una parure di ambra, ma, durante i preparativi per l’asta, uno sconosciuto mette a disposizione un pendente che, forse, completa la parure. Lo sconosciuto è Grigorji un professore di letteratura russa e appassionato delle poesie di Viktor Elsin, marito di Nina, arrestato e ucciso in Russia perchè sospettato di essere un rivoluzionario. Che legame c’è tra Nina e Grigorji? Com’è possibile che possieda il pendente che completa la parure? Scopriremo le vicende che hanno caratterizzato il passato di Nina e verremo a capo di tutti i segreti, di tutte le verità e di tutti i fraintendimenti attraverso i ricordi della donna e le ricerche effettuate dalla incaricata della casa d’aste e dallo stesso Grigorji…. Dopo una partenza un po’ incerta, devo ammettere di essermi appassionata alla storia di Nina, al suo passato di ballerina e di moglie nella Mosca del 1935 governata da Stalin. Si tratta di una storia romanzata, ma ambientata in un periodo storico ben preciso caratterizzato da un regime totalitario in cui tutti erano spiati e vivevano nel terrore di essere arrestati. Non c’è male!
Anto Spanò