Quando siamo giovani, siamo incoscienti e ci sembra contemporaneamente tutto possibile e impossibile. Luce conosce l’amore con Pietro, quel sentimento struggente e leggero che fa ballare e cantare senza motivo, che trasporta in quella realtà parallela dove si crede che la felicità, una volta giunta, debba spettare di diritto. E quale coronamento perfetto potrebbe dunque chiedere una coppia perfetta? Ovviamente un figlio. E se non arriva? E se non fosse come era stato programmato? Ma si può veramente programmare un figlio o anche solo un viaggio o una serata senza che la vita si metta nel mezzo e decida per conto suo scombinando tutto? “La vita a volte è talmente sorprendente che la ragione da sola non basta” E cosa possono fare un uomo e una donna quando il futuro perde consistenza e il presente sembra dissolversi ad ogni respiro? Questo libro è un viaggio nell’insicurezza, nella paura, nella fragilità di una coppia che aveva programmato e disegnato tutto. Troppo. E che nella sofferenza trova la risposta. “Senza un libretto di istruzioni, senza ricette” Molto attenta l’analisi del rapporto madre-figlia da sempre genesi dei malesseri dell’anima. Perché “è dalle madri che sempre partiamo, è dalle madri che sempre torniamo”. Il finale forse un po’ scontato.

Maria Valentina Luccioli