Questo romanzo è tra i più rappresentativi ed iconici di Hermann Hesse, in esso si trasmette la sua poetica, la sua filosofia, il suo pensiero. Ambientato nel medioevo, in un monastero, Narciso è un giovane studioso valoroso pronto e prossimo a prendere i voti. Un giorno nell’abbazia giunge Boccadoro, accompagnato dal padre. Tra i due nascerà fin da subito un’amicizia spontanea e un sentimento di rispetto e amore fraterno reciproco. I due personaggi letterari sono opposti ma complementari tra loro, come il sole lo è con la luna. Mentre Narciso è riflessivo, ponderato, razionale, statico Boccadoro è esuberante, irrazionale, girovago. Hermann Hesse argomenta molti temi a lui cari, come l’amicizia, l’introspezione umana, il senso della vita, la felicità. Narciso cercherà di giungere alla felicità tramite l’ascetismo, la riflessione, la preghiera. Boccadoro tenterà di trovarla tramite il materialismo, l’estemporaneità della vita stessa. Nessuna delle due ricerche così ortodosse sembrano essere la medicina perfetta. L’ambientazione non è dettagliata, come gli interpreti letterari, la trama non è ammaliante, non conquista il lettore con sotterfugi semplicistici. Ma comunque sia è un romanzo che ti rimane dentro, per la sua particolare poetica, per la ricerca esasperata della parola perfetta. Hermann Hesse con le sue opere uniche risulta essere un protagonista indiscusso della letteratura del XX secolo.
Edizione Mondadori
Antonio Martino