I protagonisti di questa vicenda sono due giovani innamorati, che progettano con entusiasmo un futuro insieme. Ma, come spesso accade, il destino è più che crudele e si accanisce con durezza, mandando a monte la felicità che ci si attendeva. Felix, che da tempo accusa strani malesseri, si reca da un famoso medico per avere notizie sul proprio stato di salute e il grande luminare gli preannuncia al massimo un anno di vita. Felix è sconvolto e vuole liberare la sua amata Marie dalla promessa che li lega; il giovane non può permettere che la donna assista alla propria decadenza fisica e alla morte, ma Marie è innamorata e non vuol nemmeno pensare ad una separazione forzata, piuttosto preferirebbe la morte insieme all’amato. I due giovani si recano a trascorrere l’estate in montagna, dove trovano un clima che sembra giovare a Felix. Pian piano, però, la malattia prende il sopravvento! Felix è sempre più debole e Marie trascorre la maggior parte del tempo al capezzale dell’uomo. L’indebolimento fisico rende Felix molto possessivo ed egoista, tanto che l’iniziale generosità dimostrata nel liberare Marie dalla promessa d’amore, si tramuta in rabbia, in voglia di portarla all’inferno con sè. Anche Marie subisce un sostanziale cambiamento; la vicinanza alla malattia, alla decadenza fisica, la mancanza di libertà, le fanno capire che lei è una donna viva e con tanta voglia di continuare a vivere. Le due visioni contrapposte conducono il lettore verso il drammatico epilogo… Credo che questo libro sia un vero e proprio capolavoro della letteratura europea. L’autore catapulta il lettore nella vita interiore dei due protagonisti e lo coinvolge, usando con maestria le parole, nelle inquietudini di entrambi. Un’edizione ben riuscita, con una introduzione che, oltre a fornire informazioni sull’evoluzione della stessa, ne sviscera ogni aspetto, consentendo al lettore di comprenderla appieno.
Anto Spanò