Secondo romanzo della serie di Kinsbridge, ambientato due secoli dopo I pilastri della terra, troviamo tra i principali protagonisti i discendenti di Jack il costruttore. Quattro bambini Merthin, il fratello Ralph, Caris e Gwenda, intenti nei loro giochi adolescenziali in un bosco, sono i testimoni di un evento misterioso fondamentale per la storia del Regno Inglese e saranno custodi di questo segreto per tutta la loro vita e per tutto il romanzo. La costruzione di un ponte è vitale per la sopravvivenza di una città medievale, questo sarà il tema principale iniziale dell’opera e ciò porterà a lotte d’interesse tra i principali costruttori rappresentati dal Priorato (la Chiesa che sovraintende la città) e la cittadinanza “laica” dei mercanti. L’autore descrive in modo stupefacente il periodo storico del medioevo: dalla Guerra dei Cent’anni tra Inghilterra e Francia ( guerra fondamentale per l’equilibrio di quell’epoca di tutte le potenze europee), all’avvento del “grande morbo”, la peste che avanza impietosamente su tutto il Vecchio Continente, alle descrizioni precise delle crudeli differenzazioni delle classi sociali. I rapporti di forza tra vassalli, Conti e i loro “sudditi”, braccianti e servi della gleba, sono temi ricorrenti nell’opera. In questi rapporti si decidono, contratti di lavoro, di matrimonio e discendenza, si decide la loro vita. Un altro aspetto cruciale e ricorrente nelle opere di Follett è il nesso Stato-Chiesa-popolo, l’ingerenza della Chiesa con i suoi metodi politici e crudeli saranno molto presenti. I personaggi e le loro vicissitudini e le loro vite saranno raccontate in modo passionale ed ogni lettore troverà certamente in ognuno di loro, il proprio “eroe”, la propria “eroina”.

recensione di Antonio Martino