Un grandissimo romanzo, peccato Herman Melville non ne abbia visto il successo, scritto nel 1851 e diventato famoso solo nei primi del ‘900.
Herman descrive il bene e il male attraverso “la balena bianca” e il capitano Achab, che dedicherà tutta la sua vita alla ricerca della sua vendetta. la voce narrante è Ismaele suo alter ego, voce importante, si affronta il dilemma dell’ignoto, del senso di speranza, della possibilità di riscattarsi che si può presentare da un momento all’altro. Ismaele è un marinaio ormai veterano che decide di imbarcarsi su di una baleniera, guidata dal capitano Achab, che sembra un fantasma, dato che nessuno lo vedo a bordo. sulla nave si noteranno i vari membri che governano la nave tranquillamente, finchè non compare il capitano, Il viaggio sarà lungo pieno di incontri e peripezie, che lo porteranno alla pazzia.