Memorie di una Geisha di Arthur Golden

Parto dicendo che questo romanzo personalmente l’ho amato tantissimo: storia meravigliosa, una pagina tira l’altra e avrei voluto non finisse mai. Scritto molto bene, tanto che, quando si parla dei kimono che le varie protagoniste del racconto indossano prima di uscire, sembra di vederli realmente. Ricco di quell’atmosfera che ben descrive l’Oriente trasportandoti in un ambiente tutto nuovo. Quando ho terminato la lettura mi son sentita come se avessi perso un’amica. La storia parte con il racconto della protagonista, che ormai anziana, decide di rivivere momenti ormai passati, raccontando ad un giornalista la sua testimonianza sul mondo delle Geishe. Chiyo Sakamoto e sua sorella Satsu sono ancora delle bambine quando vengono vendute dai genitori poveri ad un mediatore, che a sua volta le rivende ad alcune case, dove istruiscono e formano le ragazze per inserirle nel mondo delle Geishe. Purtroppo le due sorelle verranno messe in posti separati e lasciate in balia del loro destino. Chiyo inizialmente diventa la domestica della casa di appuntamenti e successivamente, dopo un’educazione rigida, riuscirà ad essere una delle donne più belle e desiderate di Kyoto. Dopo una prima fase di smarrimento e nonostante le varie umiliazioni che Sayuri (nome d’arte di Chiyo) dovrà subire nel corso della sua giovinezza, la ragazza con il suo impegno e la sua dedizione, diventerà una geisha ammirata e desiderata dagli uomini, ma susciterà anche l’invidia delle altre, soprattutto di Hatsunomo, fino ad allora considerata la perla del quartiere, che farà di tutto per ostacolarla, al fine di poter rimanere così la preferita dei clienti. La sorella purtroppo non avrà la stessa fortuna. Tante storie si intrecciano in questo racconto, lettura affascinante, appassionante e coinvolgente che racconta scene di vita toccanti. Buona lettura!