Chi non conosce la storia di Mary Poppins? Se non quella romanzata, quantomeno quella cinematografica?! Io! Ebbene, sarò una delle poche persone al mondo a non aver visto la trasposizione da romanzo a film. A quanto pare però, la beniamina dolce e simpatica del film Disney, non è molto vicina alla trama dello scritto di Travers. (Io, ripeto, non posso confermare). Il libro è suddiviso in dodici capitoli. Il primo, intitolato “vento da Est”, è quello che presenta la tata, Mary Poppins, alla famiglia Banks. I signori Banks hanno urgenza di trovare una bambinaia per i quattro figli: Jane, Michael, e i gemelli John e Barbara. Così, vista l’esigenza, cedono alle richieste della curiosa pretendente. Mary Poppins ottiene il lavoro e nel corso del romanzo vivrà avventure con i quattro pargoli: incontreremo l’amico pittore, lo zio con il quale prenderanno il tè in aria, mucche rosse e stelle cadenti, magiche bussole che trasporteranno i protagonisti in giro per il mondo, gli animali dello zoo, persino una stella che dovrà fare acquisti natalizi… e tante altre situazioni, capaci di trasportarci in mondi fantasiosi. Lo stile è molto discorsivo e lineare, non per nulla il romanzo è rivolto ai bambini. Come anticipato, non aspettiamoci una dolce bambinaia. Mary Poppins è un personaggio spigoloso, enigmatico, spesso sgarbato e vanitoso. Non ho amato molto il romanzo, anche perché mi pare essere solo un assemblaggio di racconti, in cui i protagonisti sono sempre gli stessi. Ogni qual volta la scrittrice riporta lo “stropicciamento del naso” della tata, ho desiderato l’arrivo del vento della ovest che la facesse volare via!! Atteggiamenti fin troppo altezzosi della protagonista, ma i bambini della storia sembrano rispettarla e amarla così com’è. I vari episodi, all’interno dei racconti, sono piacevoli, spensierati allegri e strampalati. Adatti alla narrazione e divertimento dei piccoli.
Federica Catania