In questo libro l’autrice ci racconta una parte importante della propria vita, che inizia dalla consapevolezza di essere prigioniera di un matrimonio, che si trascina ormai per inerzia, e si conclude con la scoperta di un nuovo tenero sentimento d’amore. Nel mezzo di tutto questo c’è un po’ di tutto: il doloroso divorzio, una relazione passionale e burrascosa, la depressione e la ricerca di un nuovo equilibrio nel corpo e nell’anima, che la porterà in tre Paesi diversi. La prima tappa di questo viaggio/ricerca è l’Italia. Liz è affascinata dalla lingua italiana e la voglia di impararla a tutti i costi è un piccolo spiraglio di luce nel buio in cui è stata trascinata dalla depressione. In Italia Liz impara a prendersi cura del proprio corpo. Ma la ricerca di sé stessa non è conclusa, è necessario dare importanza alla spiritualità, alla ricerca di Dio. E dove si possono ottenere i risultati migliori? Ovviamente in India, e poi in Indonesia, attraverso l’apprendimento delle tecniche di meditazione. In tutto ciò molti personaggi pittoreschi contornano la nostra protagonista, aiutandola con il proprio sostegno, la propria amicizia e i propri insegnamenti. Nonostante abbia trovato questo libro un po’ troppo prolisso, devo ammettere che la lettura non mi è dispiaciuta affatto. Ho trovato l’autrice molto ironica nella descrizione delle proprie esperienze di vita e, sicuramente, non tutti sarebbero riusciti a raccontare l’uscita dal tunnel della depressione senza far risultare la lettura noiosa e pesante.
recensione di Anto Spanò