In una notte tempestosa, nella piazza di Concarneau, avviene un omicidio concomitante con l’apparizione di un cane giallo che sarà poi inspiegabilmente presente ad ogni misfatto. “Quando non si era abituati a Maigret, era sconcertante vedere i suoi grossi occhi fissarvi in faccia come se non vi vedessero, poi sentirlo borbottare qualcosa di incomprensibile allontanandosi con l’aria di considerarvi una quantità trascurabile.” Un’intuizione, che io non sono riuscita a comprendere se non alla fine, porta il commissario di Simenon a dipanare abilmente la matassa. “Vorrei parlarvi più a lungo della paura, perché é proprio essa che é alla base di tutte le tragedie.” Contrapponendo vittime e carnefici, vili e coraggiosi, bene e male, Simenon traccia con fermezza i tratti ruvidi di Maigret facendolo apparire a tratti burbero e scontroso con coloro che intralciano il suo lavoro, per poi rivelarci un uomo dalla dolcezza inaspettata! Buona lettura!

recensione di Maria Valentina Luccioli

Traduttore: Marina Verna
Editore: Adelphi
Edizione: 11
Anno edizione: 1995
Formato: Tascabile
In commercio dal: 15 marzo 1995
Pagine: 144 p., Brossura
  • EAN: 9788845911040