“Sì, sono una bimba che fa i dispetti e le linguacce, embè? È che celare i sentimenti è una roba da adulti, io, invece, proprio non ci riesco e se amo qualcuno glielo devo urlare in faccia, e se lo odio e mi sento ferita, mi metto a frignare e faccio le ripicche. Non mi piace chi riesce a mantenere sempre e comunque un certo contegno, chi ama senza dirlo, chi scopa senza abbandonarsi, chi non urla di rabbia e si lascia corrodere all’interno, chi ricambia un abbraccio con una pacca sulla spalla. Bisogna essere adulti quando si ha a che fare con il coraggio, le responsabilità, l’educazione e il lavoro, ma quando si parla di sentimenti, mi sa che è meglio giocare a fare i bambini.”
Lorenzo Marone per me è una garanzia. Questo romanzo è stato molto piacevole, anche perché è il suo primo che leggo con la narrazione al femminile. A raccontare infatti è una donna, la protagonista, Luce, un’avvocata che vive a Napoli e che si è appena lasciata con il fidanzato. Lo studio le commissiona un caso che la mette in contatto con un’altra donna, Carmen e suo figlio Kevin. Come al solito un grande Sì per i personaggi creati dalla penna di Marone, sempre raccontati a tutto tondo e sempre presi da mondi diversi eppure accomunati da un’anima buona. Un Sì anche per la trama di base che sicuramente coinvolge ma che purtroppo si tramuta verso il finale in un Nì, per la scelta semplicistica della risoluzione del caso. Una storia in cui centra la camorra a mio avviso è stata trattata al termine in modo un po’ veloce: anche se non era quello il centro della narrazione, a mio avviso la via d’uscita è stata troppo semplice. Un altro Nì purtroppo in questo libro è il continuo citare frasi ad effetto, che sicuramente lo scrittore non mette per “moraleggiare”, ma che in questo caso sono davvero troppe. Sono le frasi che noi lettori “sottolineiamo” nei libri, sono molto belle (si riferiscono all’amore, alle relazioni famigliari, ai sentimenti, ecc…) e sono assolutamente condivisibili, ma ce n’è almeno una in ogni capitolo: qualcuna era assolutamente da tagliare! Forse è la prima volta che appunto qualcosa a un romanzo di Lorenzo Marone ma in questo casi ho dovuto farlo per amor del vero su questi due particolari: li avete notati anche voi?
Alessandra Micelli