Romanzo storico ispirato all’amicizia vera, delicata e sconvolgente Lucrezia e Giulia, ambientato nella Roma impudica e corrotta dei papi del ‘500.
L’autrice descrive questo rapporto utilizzando anche una sfumatura rosa e in maniera dettagliata le atmosfere dell’epoca. Intrighi, matrimoni combinati, e la lussuria, sono il fulcro del racconto, che è proprio di verità storica.
Le protagoniste sono due donne tormentate: devono soccombere alla legge di uomini, che farebbero di tutto per avere il potere.
Nonostante ciò, riescono a sfruttare la loro delicatezza di essere donne e trasformarla in forza, e se pur soggiogate, riescono a dare un’impronta
di donne che sanno gestire le proprie vite senza demoralizzarsi, usando come arma la bellezza.
Entrambe, furono capaci di travolgere uomini inaccessibili ai tormenti della passione, disprezzano proprio quelli che vivono sul loro corpo in nome della violenza e della sopraffazione e, per breve momento della loro vita, si sentono di agire, piuttosto di farsi soggiogare.
Un romanzo forse con alcune incongruenze storiche, ma dà spunti di riflessioni di come la donna, è sempre stata oggetto di scambio per avidità di potere.
E la caratteristica che mi ha fatto amare il libro, è la psicologia e il carattere che l’autrice mette in rilievo in queste due grandi figure storiche del Rinascimento italiano.
Elena Antonini