Cos’è l’infelicità? Se lo chiede spesso il protagonista di questo libro. Eppure ha un lavoro fisso in banca, una fidanzata, soldi con cui potrebbe fare quasi tutto o almeno, senza preoccuparsi troppo se arriva o no a fine mese. Eppure, sente che gli manca qualcosa: non è felice. Un giorno, dopo tanti timori, accetta di avere coraggio ed essere felice. Molla tutto e viaggia. Tuttavia, non è un viaggio come lo definisce la maggior parte della gente, non è una vacanza, è un viaggio senza aerei. Viaggia per mille giorni, attraversando tutti i continenti. Viaggia a piedi, chiedendo qualche passaggio. Niente aerei, solo qualche piccola imbarcazione e autobus. Ma soprattutto, viaggia in solitudine. Anche se proprio solo non è, ha un “compagno” scomodo: il diabete. Questo però non impedisce di porre un limite ai propri sogni. E questo è un libro proprio sui sogni, sul coraggio e sui limiti. E proprio sui limiti che il protagonista vuole superare per essere davvero felice. Questo suo racconto ha dato anche a me lo stimolo di viaggiare, superando pian piano i miei limiti e devo dire che, c’ho preso gusto. La narrazione non è totalmente opera sua, per la stesura si è fatto aiutare; poco importa, a me ha fatto accendere un fuoco che credevo spento. “A volte occorre tornare sui propri passi. A volte le scelte che si compiono pesano tantissimo sulla propria vita e le proprie esperienze. A volte, semplicemente, è la vita a regalare delle seconde occasioni.”
Elena Antonini