In questo libro seguiamo la crescita di Alex e i fatti salienti che portano alla sua maturazione e crescita intellettuale e affettiva. Alex è figlio di una cartomante un po’ bizzarra, che si rivela in realtà una madre eccellente, nonostante Alex ogni tanto sia dubbioso sulla questione e tema di essere sincero fino in fondo con lei. Il nostro protagonista, ancora bambino, è vittima di uno stranissimo incidente: è colpito da un residuo di un meteorite esploso a contatto con l’atmosfera terrestre, il quale sfonda il tetto della sua casa e manda Alex in coma per diversi giorni. A quel punto, diventa un caso nazionale, tutti vogliono intervistarlo e fotografarlo. Grazie alla dottoressa Weir, astrofisica, si appassiona all’astronomia e grazie al dottor Enderby, si appassiona alla neurologia; Alex, infatti è rimasto epilettico a causa dell’incidente e deve abituarsi ad una vita diversa rispetto a quella dei coetanei, che lo considerano strambo, anche solo per il fatto che dedichi molte ore alla lettura. E’ oggetto di bullismo e di scherno e un giorno, proprio mentre cerca di fuggire ad una aggressione, fa la conoscenza di un signore anziano, il signor Petersen. E’ l’inizio di un legame strambo, che si fa ogni giorno sempre più profondo. Il signor Petersen è un uomo solo, che coltiva e fuma marjuana, che legge Kurt Vonnegut, ascolta solo musica classica e mostra a tutti solo la parte scontrosa di sé. Alex riesce a sciogliere quella sorta di corazza che lo avvolge ed entrambi imparano a completarsi a vicenda. Poi un giorno, la malattia colpisce il signor Petersen. Si tratta di una malattia degenerativa che lo conduce ad ideare il suicidio. Alex dapprima non comprende, si batte per la vita, si offre di accudirlo, ma poi capisce l’importanza del libero arbitrio e…. Un libro molto bello; affronta temi importanti ed attuali e lo fa attraverso gli occhi dell’ingenuo ragazzino inglese con franchezza e con ironia. Come si può non amare Alex?!

recensione di Anto Spanò