Quando Andy era un giovane universitario, partecipò ad un esperimento scientifico che prevedeva un’iniezione di una sostanza sconosciuta dal nome Lot Six. A seguito di tale partecipazione, oltre a ricevere 200 dollari, Andy incontrò la sua futura moglie, Vicky, e iniziò a manifestare capacità paranormali in grado di influenzare la mente altrui.
Poichè anche Vicky era stata una partecipante dell’esperimento scientifico, la loro unione non generò una semplice e paffuta bambina, ma la pericolosa incendiaria che dà il titolo a questo libro.
Quando inizia la storia, Andy e Charlie hanno appena intrapreso una fuga rocambolesca per sfuggire all’agenzia governativa, La Bottega, che vuole studiarli e ridurli come piccole cavie da laboratorio.
Non è così semplice. E tocca proprio alla piccola Charlie fermare gli inseguitori, facendo uso della sua pericolosissima capacità di pirocinesi.
Dopo quello che l’autore, un po’ riduttivamente, definisce “l’incidente della fattoria Manders”, padre e figlia riescono a vivere un periodo di tranquillità nascosti in una casa sul lago, ma il pericolo che La Bottega rappresenta, è sempre in agguato e i due finiscono per essere ripescati.
Non c’è niente da fare per uscire da quella sorta di laboratorio-prigione? Andy proverà ad escogitare un piano…
Avvincente! Non ci sono altre parole per definirlo!
L’unica pecca? Se così si può chiamarla, è il finale. Avrei gradito conoscere gli effetti dell’ultima decisione della piccola Charlie, ma non mi rimane che immaginarli.
recensione di Anto Spanò